Isole e Olena

In origine, Isole e Olena erano due borghi abitati, distanti tra loro solo un chilometro, dove la mezzadria era ancora la forma di conduzione principale dei poderi. All’epoca, qui vivevano circa 130 persone, una comunità autosufficiente che lavorava la terra e produceva vino da consumare o vendere ai commercianti della zona.

L’atto di nascita ufficiale di Isole e Olena è nel 1956, quando la potenzialità dei due borghi conquista l’immaginazione di Francesco De Marchi, un avvocato piemontese che li acquisisce e li unisce in un’unica tenuta.

Nel 1964 un nuovo corso legislativo segna il tramonto della mezzadria, e con essa, un modo di vivere. La campagna si svuota, le città si popolano, il cambiamento colpisce anche i due borghi. Nel 1967, con l’assegnazione della Denominazione di Origine Controllata al Chianti Classico, Isole e Olena diventa una testimonianza della trasformazione di un territorio.

Una nuova era inizia nel 1976, l’anno in cui Paolo De Marchi, figlio di Francesco, rileva la tenuta. Animato da una visione rivoluzionaria, Paolo abbandona l’approccio quantitativo a favore di un nuovo paradigma. La rivoluzione parte dai vigneti: prima della vendemmia, Paolo avvolge un laccetto attorno alle viti che rispondono al suo ideale di perfezione. Dopo anni di osservazione, individua le migliori, cioè quelle con più nastri. Sceglie quindi le piante di sangiovese più vocate e decide di propagarle per la sua vigna di selezione. La vera prova di ingegno e lungimiranza, nasce però dal desiderio di creare un vino da sole uve sangiovese. Con il Cepparello, Paolo De Marchi, crea l’embrione di quello che sarebbe diventata l’azienda, i vigneti e i vini di Isole e Olena. Prima del Cepparello, nel Chianti Classico era consuetudine produrre vino mescolando uve rosse e bianche. Paolo capisce fin da subito di doversi allontanare dalle convenzioni per creare le proprie regole: non c’è bisogno di aggiungere vitigni internazionali alle uve di sangiovese per produrre un grande vino, basta usare le migliori.

Nel 1980 nasce un progetto che in pochi anni sarebbe diventato un’icona di stile per un vitigno, il sangiovese, e per un territorio, il Chianti Classico. Il Cepparello, il Sangiovese paradigmatico di Isole e Olena, porta ancora oggi come allora la classificazione IGT, in ricordo del periodo in cui la Denominazione imponeva l’aggiunta di altri vitigni, e viene rilasciato ritualmente ogni anno, il 1° aprile. La famiglia De Marchi, custode per decenni di queste terre, dal 2022 ha scelto di passare il testimone a Christopher Descours e alla sua famiglia. La visione della nuova proprietà guarda nella stessa direzione dei predecessori, potendo però contare su risorse che consentono una migliore valorizzazione del patrimonio vitivinicolo. Nel segno della continuità, la missione resta quella di dare voce a un territorio straordinario, attraverso vini di carattere, emblematici e autentici. Sotto la guida di un gruppo di lavoro che ha contribuito in prima linea alla crescita dell’azienda, Isole e Olena continua il suo viaggio, ora capitanato da Emanuele Reolon, nuovo Estate Director.

56
ETTARI VITATI
200000
BOTTIGLIE PRODOTTE

Localita’ Isole, 1
Barberino Tavarnelle (FI)