Renato Ratti

Il nome Ratti ricorre nella storia del vino. Renato Ratti ha segnato con le proprie scelte l’identità, la geografia, l’idea stessa del Barolo moderno. Sono arrivato al vino senza alcuna tradizione di famiglia. Questa precisazione mi sembra necessaria: infatti, libero da legami ancestrali, ho potuto vivere il Barolo senza condizionamenti di sorta.

Nel 1965 realizzai la mia prima vinificazione in purezza.  In quell’anno, iniziando la vinificazione direttamente in prima persona, dopo aver conosciuto varie zone viticole italiane ed europee, dopo aver girato in lungo e in largo la zona del Barolo, cominciai a captare le differenze, le possibilità qualitative di ogni sottozona, le caratteristiche di distinzione, le possibili esaltazioni di dette caratteristiche se considerate nel loro stato singolo. La personalità che il vino eredita dal Cru si manifesta in modo netto, esaltata dalla tecnica di vinificazione messa a punto nel corso degli anni e asciugata da eccessivi interventi umani. È proprio nel 1971 che Renato conclude al fianco di Massimo Martinelli, suo nipote ed enologo della cantina, un percorso che fissa la propria tecnica di vinificazione: un approccio che parte dalla vinificazione, interessa maturazione, imbottigliamento, affinamento e persegue una ricercata eleganza, finezza e longevità nel Barolo Marcenasco. L’identificazione dei Cru inizia con lo studio di antiche cartine delle Langhe. Una paziente ricerca archivistica, mossa dal desiderio di conoscere meglio il proprio territorio e al contempo di elevarne il valore in termini di unicità di produzione.

“Qualità, ricerca, passione, rispetto della nostra storia e del nostro territorio con apertura verso il futuro sono i principi della nostra filosofia e l’espressione dei nostri vini”. Pietro Ratti continua a seguire il percorso tracciato da Renato. Se ieri l’obiettivo era costruire, oggi è conservare. Una filosofia che incrocia esigenze produttive, di rispetto del territorio, culturali, sostenibili. I principi su cui si fonda la filosofia produttiva di Ratti sono legati alla valorizzazione dell’unicità delle zone di produzione, alle peculiarità legate alle annate e a un percorso di vinificazione tale da rendere chiara la voce del territorio nel vino.
La filosofia produttiva di Ratti si fonda su principi saldi da ormai più di 50 anni. Fu Renato Ratti a definirli in modo chiaro. Quando scriveva di “unicità di una determinata sottozona”, di “classificazione delle diverse annate” e di “affinamento in bottiglia per concedere e mantenere morbidezza, eleganza e lunga vita al vino”, poneva le basi per una metodologia che avrebbe attraversato gli anni senza perdere vigore e chiarezza.

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ETTARI VITATI
300000
BOTTIGLIE PRODOTTE

Frazione Annunziata, 7
La Morra (CN)