La potatura secca a Guyot viene eseguita a partire da fine novembre, mantenendo un numero di 8-9 gemme per ceppo. Da maggio, con la scacchiatura e la spollonatura vengono eliminati i germogli superflui e legati quelli principali; sono operazioni basilari per mantenere un buon equilibrio vegetativo e produttivo della pianta, soprattutto nel caso di vigneti giovani. Dopo l’invaiatura, se necessario, viene eseguito un diradamento dell’uva per distribuire al meglio la produzione della vite sui tralci più vicini al ceppo e per evitare che si creino affastellamenti di grappoli (causa principale dell’attacco di muffa grigia nelle annate umide); il diradamento dei grappoli, che favorisce una migliore maturazione dell’uva, permette di avere una maggior concentrazione di sostanze zuccherine e fenoliche ed una migliore sanità del prodotto. I vigneti vengono gestiti dal 1993 con l’inerbimento permanente, per creare un più equilibrato rapporto chioma-radice della vite, per evitare l’erosione dei terreni declivi e per salvaguardare gli insetti utili del vigneto; per lo stesso motivo vengono utilizzati antiparassitari a basso impatto ambientale a seconda delle esigenze dell’annata. La raccolta dell’uva è manuale, in cassette da 18 kg.
Appunti del sommelier
Analisi sensoriale
colore giallo paglierino chiaro, con riflessi dorati brillanti. Le bollicine sono fini, numerose e persistenti.
Al naso è uno spumante dotato di sentori complessi, ricorda la crosta di pane, la sua evoluzione ci riconduce a sentori di cassis, mandorla amara e nocciola tostata.
Ingresso estremamente secco (tipico del Nature), é uno spumante dedicato agli intenditori; di rara struttura e finezza.
Bicchiere consigliato
Abbinamenti
E’ perfetto come aperitivo, ma può essere presentato in accostamento a qualsiasi piatto di alta cucina, soprattutto nelle preparazioni a base di pesce e crostacei sia alla piastra sia salsati o fumé, con crostacei crudi o solo scottati, con i risotti ai frutti di mare, con le salse a base di pesci, branzino al forno, orata alla ligure, capesante gratinate. Data la sua struttura regge anche l’accostamento alle carni, in modo particolare é da degustare con le costolette di agnello présalé.
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