Senza dubbio l’Altenberg più concentrato dall’inizio di questa avventura, paradossalmente quello dove l’acidità gioca il suo ruolo più centrale. La voglia del Cielo sull’infinita musica barocca dell’Altenberg! Una storia. Il primo Grande Terroir d’Alsazia (dell’era moderna), che nel 2005 ha visto il riconoscimento della sua tipicità specifica, delle sue particolari condizioni di produzione, della diversità dei suoi vitigni (tutti i vitigni AOC Alsazia utilizzati in proporzioni precise) e della ricchezza di il suo raccolto, servendo una regolarità senza eguali. Il ritorno alla pratica ancestrale di un vigneto piantato con tutti i vitigni tradizionali e un’unica vendemmia non selezionata apre per Altenberg il vaso di Pandora del “Grand Vin”: il Terroir diventa il filo conduttore che domina e ispira tutti gli attori (portinnesto e vitigni, tutte le condizioni dell’annata e perfino il viticoltore!) al servizio di un unico spartito: la pura espressione del Terroir, l’equilibrata sinfonia del Grand Vin. Questo vino sintetico fa quindi rivivere l’antica tradizione alsaziana dei vini da riposo e da viaggio, che per tutto il Medioevo, il Rinascimento e fino alla fine del XIII secolo rese possibile il gigantesco sforzo culturale renano di cui è il risultato la moderna Alsazia.
Appunti del sommelier
Analisi sensoriale
Giallo dorato e compatto, brillante e consistente.
Naso intenso e ampio, profumi di agrumi, frutta esotica, fiori bianchi e gialli, note speziate di timo e minerali.
Splendido nella sua completezza d’entrata, completamente in sintonia con tutto il compatto olfattivo, un copia/incolla tra naso e bocca, con chiusura salina e molto persistente, armonico ed equilibrato.
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